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Lettera agli Stakeholder

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Cari lettori, 

l’anno appena concluso ha più che mai messo in evidenza quanto il cambiamento climatico imponga alle istituzioni ed alle imprese di investire con determinazione in strategie di adattamento di lungo periodo. 

Il 2022 è stato caratterizzato da condizioni contestuali tanto imprevedibili quanto senza precedenti, in larga parte causate dalla crisi energetica e dalla siccità conseguente agli ormai conclamati cambiamenti climatici. 

Lo shock energetico, esacerbato dal conflitto russo-ucraino, ha provocato forti ripercussioni sui mercati oltre che un repentino aumento dell’inflazione. A settembre 2022 il prezzo dell’energia era superiore del 40,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In questo contesto, gli Stati Membri dell’Unione Europea hanno risposto con misure emergenziali che hanno però determinato una battuta d’arresto nello slancio per la transizione energetica, basti pensare alla riaccensione di centrali a carbone, ormai dismesse, nel tentativo di contenere la dipendenza europea dal gas russo. 

A fronte di queste azioni transitorie e contingenti, è tuttavia fondamentale rimanere focalizzati sulla traiettoria tracciata: l’urgenza nella gestione e mitigazione dei rischi legati al cambiamento climatico non può che cercare risposta negli ambiziosi obiettivi europei di neutralità climatica al 2050 e confermare la necessità di uno sforzo corale per accelerare la transizione energetica. In quest’ottica, l’UE ha ulteriormente rafforzato gli impegni già presi per far fronte alla dipendenza energetica con l’approvazione di REPowerEU, il piano della Commissione europea per rendere l’Europa indipendente dai combustibili fossili russi ben prima del 2030 attraverso la diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico, l’accelerazione della transizione energetica attraverso lo sviluppo delle rinnovabili e l’adozione di misure volte a favorire il risparmio e l’utilizzo consapevole dell’energia da parte di cittadini, imprese ed organizzazioni. 

Oltre che per la complessa situazione geopolitica ed economica, il 2022 è stato caratterizzato dalle evidenze del cambiamento climatico, passando alla storia come l’anno più caldo dopo il 1880. L’aumento delle temperature registrate ha colpito duramente l’Europa e in modo particolare l’Italia, con una temperatura media nazionale da record di +1,15°C. Le temperature elevate sono state accompagnate  da lunghi periodi di forte siccità, con ripercussioni negative sulla produzione idroelettrica. Il Paese sta vivendo un assaggio molto amaro di quella che potrebbe essere la situazione idrica nei prossimi decenni, con una scarsità crescente della risorsa primaria necessaria al nostro business. A livello nazionale, il calo della produzione idroelettrica ha registrato un drammatico -38%, mentre nel caso specifico di CVA -28%. 

Le sfide delineate dal cambiamento climatico confermano la validità della strategia di diversificazione delle fonti rinnovabili per la produzione energetica che il Gruppo ha stabilito con il Piano Integrato al 2027. Le recenti operazioni industriali accrescono il ruolo di CVA nella sfida della transizione energetica: l’acquisizione di Sistema Rinnovabili e lo sviluppo dell’agrivoltaico determinato dall’ingresso nel capitale di Bonifiche Ferraresi consentiranno al Gruppo di raggiungere 514 MW di capacità installata eolica e fotovoltaica al 2024. Queste operazioni, sostenute anche attraverso strumenti finanziari sustainability linked, hanno consentito l’accelerazione nella realizzazione della strategia di sviluppo di CVA permettendo di traguardare un raggiungimento anticipato degli obiettivi del Piano Integrato. 

La complessità del periodo storico, inoltre, ci impone un’ancor maggiore attenzione all’ascolto del territorio e delle comunità che vi abitano per creare un sistema resiliente basato sulla fiducia e volto a massimizzare il nostro contributo nel percorso di crescita e di decarbonizzazione dell’economia. 

Nel corso del 2022 abbiamo condiviso diversi momenti di riflessione e di confronto con gli stakeholder coinvolti dalle opere di revamping delle nostre centrali idroelettriche Hône 2 e Chavonne, che ci hanno permesso di armonizzare le esigenze progettuali e produttive con quelle del territorio. 

Parallelamente, sempre prestando attenzione alle istanze dei territori ospitanti, sono proseguite le attività di manutenzione e ammodernamento dei nostri impianti, delle nostre dighe e delle nostre reti di distribuzione, permettendoci così di mantenere l’integrità dei nostri asset, la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e la continuità del servizio. In particolare, nonostante il quadro incerto delle concessioni in imminente scadenza, la serietà e affidabilità che ci contraddistinguono da sempre ci hanno imposto e ci impongono tuttora sia di portare compiutamente a termine gli investimenti avviati sui nostri impianti idroelettrici sia di guardare al futuro con nuovi progetti. 

Grazie agli investimenti industriali, in una visione di lungo periodo, CVA sarà protagonista della transizione energetica della Valle d’Aosta e del Paese, nella sua veste di grande operatore pubblico produttore al 100% di energia GREEN. Siamo consapevoli che questo processo richiede grande senso di responsabilità per rendere compatibili e perseguibili gli scenari di sostenibilità. Tutto il mondo sta guardando con grandi aspettative al settore energetico ed è imperativo che i suoi attori facciano la propria parte. CVA è più che mai pronta ad accogliere questa sfida, convinta che solo attraverso un impegno comune si possano raggiungere gli obiettivi prefissati. 

Nel rinnovarsi continuamente guardando a nuove sfide, tuttavia, CVA non ha diminuito i propri sforzi per restare a fianco dei suoi Clienti, che nel 2022 sono stati travolti dal rincaro dei prezzi dell’energia e dall’aumento dell’inflazione, con gravi ricadute per le famiglie. 

Per contrastare tale emergenza, CVA ha saputo adottare, con decisioni tempestive, soluzioni commerciali attente alla propria clientela: a partire dal febbraio 2022 abbiamo lanciato lo Sconto40, un’offerta che prevede per tutta la durata del 2023 una riduzione in bolletta sulla componente energia pari al 40% per tutte le utenze domestiche valdostane e al 10% per le utenze di altri usi. La reattività di CVA ha permesso quindi di trasformare, nel rispetto delle attese dei propri Stakeholder, un momento di crisi in nuove opportunità. 

Per cogliere queste opportunità e perseguire lo sviluppo industriale e il raggiungimento degli obiettivi prefissatisi, il Gruppo ha inoltre investito nella sua risorsa più preziosa, le persone. L’anno 2022 ha visto l’inserimento di ben 57 nuove risorse: una crescita significativa che conferma il legame virtuoso tra crescita e sviluppo anche in termine di distribuzione dei risultati sul territorio e sul mercato del lavoro. 

Alla fine dell’anno, abbiamo registrato un fatturato di 1,7 miliardi di euro e un margine di 295,81 milioni di euro, che rappresenta una variazione del 52,7% rispetto all’anno precedente. Gli straordinari risultati raggiunti nell’anno e la pubblicazione di questo documento sono stati possibili grazie all’impegno e alla dedizione di tutte le persone di CVA. Vogliamo ringraziarle una ad una per aver contribuito in modo significativo a questo traguardo con professionalità e dedizione.

Fiduciosi in un futuro ricco di opportunità condivise e sostenibili, vi auguriamo una buona lettura. 

Marco Cantamessa

Presidente

Enrico de Girolamo

Direttore generale

Giuseppe Argirò

Amministratore Delegato